Solland Sillicon, uno dei due soci compratori chiede una nuova proroga

Il pagamento delle spese di messa in sicurezza è previsto per lunedì 10 giugno, ma uno dei soci della Bst, società che potrebbe rilevare l'azienda, chiede di posticipare a fine mese la scadenza

Si fa sempre più incerta la situazione sul caso Solland Silicon, a ormai 48 ore dalla scadenza della proroga di dieci giorni per il versamento dei 500 mila euro a copertura delle spese di messa in sicurezza dell'impianto. Ieri pomeriggio infatti Sunil Dominic Kavuri, uno dei due soci della Bst srl - la società che ha avanzato l'offerta da 5 milioni per rilevare l'azienda - ha parlato con i tecnici dell'impianto. Una telefonata in viva voce da Londra, nella quale - riferiscono i rappresentati dei lavoratori - ha detto di essere in grado di pagare come previsto entro lunedì ma ha spiegato anche di essere alla ricerca di nuovi finanziatori, perché il socio Abdel Hakim Hassabou, l'esperto di energia solare che lavora in un centro di ricerca in Qatar, sarebbe stato da qualche giorno irreperibile e sostanzialmente si sarebbe sfilato dall'affare. Quest'ultimo, contattato dalla Rai per un commento, ha risposto via email invece di non essersi affatto ritirato. "Sono sorpreso di sentire queste notizie - dice - che non riflettono la realtà". 
La iniziale decisione del tribunale di chiudere il processo di acquisizione aveva congelato anche le linee di credito della società. E, per somma di circostanze, nella settimana appena trascorsa in Qatar tutti gli uffici erano rimasti chiusi per la festa della fine del Ramadan. Insomma servirebbe ancora qualche settimana per i 500mila. 
Hassabou afferma di aver chiesto al curatore fallimentare di ridiscutere la scadenza di pagamento per il mezzo milione, posticipando il versamento al 30 giugno, data entro la quale andrà già versato anche il resto, il saldo da quattro milioni e mezzo di euro. Il curatore fallimentare Bruno Mellarini, tuttavia, smentisce di aver ricevuto una nuova richiesta di proroga. E anche in provincia non sarebbe arrivata alcuna comunicazione. L'esito finale dell'acquisizione resta insomma ancora incerto.