Nuovi brand per valorizzare le albicocche della Val Venosta

Raccolto stimato tra le 250 e le 300 tonnellate e alta qualità nonostante i temporali degli ultimi giorni. Il frutto arriva sul mercato con due marchi distinti: "Vinschger" e "Albicocche di montagna"

Giornate di sole, notti fresche e scarse precipitazioni rendono la zona tra Malles e Silandro il luogo ideale per la coltivazione dell'albicocca: qui il frutto matura più lentamente che nel resto d'Italia grazie a un'altitudine che arriva fino ai mille metri favorendo lo sviluppo di un aroma più intenso. 
La produzione di quest'anno - stimata tra le 250 e le 300 tonnellate - riguarda per il 70% la varietà Vinschger, ovvero l'albicocca della Val Venosta vera e propria. A questa si aggiungono le albicocche Goldrich e Orangered, che adesso arriveranno sul mercato con la dicitura "Albicocche di montagna". Due marchi ben distinti dunque, come spiega Benjamin Laimer, del Consorzio ortofrutticolo VIP. 
Ricche di potassio, poco caloriche e antiossidanti, le albicocche hanno proprietà nutritive eccezionali ma vanno consumate subito dopo la raccolta. Finita la stagione, si potranno gustare sotto forma di marmellate e distillati dal profumo inconfondibile.