Vettori: "ecco perché lascio la Lega"

Il capogruppo del Carroccio in consiglio provinciale lamenta che le decisioni politiche sull'Alto Adige fossero prese e comunicate da Roma e Milano. Vettori resterà in consiglio e sosterrà comunque la maggioranza Lega-Svp

Un partito totalmente diretto da Roma e da Milano gli stava troppo stretto ormai da mesi. Mesi in cui le decisioni politiche gli venivano comunicate dalla dirigenza nazionale del Carroccio, tramite il deputato Filippo Maturi, o dal commissario Maurizio Bosatra, lombardo ma plenipotenziario scelto da Salvini per vegliare sul partito in Alto Adige.
Così Carlo Vettori, ieri pomeriggio ha annunciato il suo addio alla Lega. Abbandonando il ruolo di capogruppo in consiglio provinciale, da cui, secondo indiscrezioni, il partito era comunque pronto a sollevarlo.
Vettori, che resterà membro della Commissione dei 6 per l'autonomia, assicura però che manterrà il suo sostegno alla maggioranza Svp Lega che regge la giunta provinciale.
Vettori non si sbilancia sul suo futuro politico. Ma, secondo indiscrezioni stampa, il suo addio alla Lega potrebbe essere seguito da altri compagni di partito, sempre più insofferenti per mancanza di democrazia interna. 
Nel frattempo, tuttavia, gli altri tre consiglieri provinciali della Lega, Giuliano Vettorato, Massimo Bessone e Rita Mattei, prendono le distanze dalla decisione di Vettorato: "non condividiamo la sua scelta, la Lega delle elezioni provinciali di un anno fa è la stessa di oggi e lavoreremo come sempre al fianco di Svp per realizzare l'accordo programmatico siglato a inizio legislatura", scrivono in una nota.