"No al tram, meglio una tassa di ingresso sulle auto"

Il M5s scende in campo contro il progetto da 210 milioni: "Frettoloso e sbagliato", dicono. E propone invece di incentivare il car sharing

Saranno 83mila i bolzanini chiamati a esprimersi domenica sul progetto del tram, tra loro anche duemila sedicenni e diciassettenni.
Seggi aperti dalle 7 alle 22; il risultato determinerà la sorte di un progetto da 210 milioni di euro destinato a cambiare il volto della mobilità cittadina.
A tre giorni dal referendum, a Bolzano entra nel vivo il dibattito fra sostenitori e oppositori. Mercoledì sera il Pd ha lanciato il suo appello per il sì, giovedì fa altrettanto un comitato di giovani.
Si schierano invece per il no Casapound, che parla di "pazzia inutile e costosissima", e il Movimento 5 stelle, che ha illustrato le sue ragioni in municipio.
Un progetto "frettoloso e sbagliato", dicono, perché "fatto in questo modo" il tram non risolverà i problemi di congestione del traffico né quelli di inquinamento. Tanto che, denunciano, nella stessa valutazione ambientale del Comune, la riduzione di Pm10 prevista per l'abitato urbano è di appena poco più del 4% rispetto ai valori attuali.
La prima cosa da fare, dicono, sarebbe quella di introdurre una ecotassa, cioè un biglietto di ingresso a Bolzano per le auto che abbiano a bordo meno di tre persone.
Secondo i 5 Stelle poi l'amministrazione dovrebbe promuovere la creazione di un sistema di condivisione delle vetture attraverso il telefonino.
Nel servizio l'intervista al consigliere comunale M5s Pierluigi Gaianigo.