40 anni fa l'occupazione dell'Ex monopolio di Bolzano

Un libro ne racconta la storia. E' stato presentato nei giorni scorsi

6 ottobre 1979. Un centinaio di ragazzi occupa l'area dell'ex monopolio tabacchi. 
La palazzina in stile liberty, che in passato aveva ospitato i magazzini dei monopoli di stato, è abbandonata da anni. Ci vivono solo alcuni senza tetto. 
Le associazioni di lingua italiana e tedesca chiedono diventi uno spazio di aggregazione per attività comuni. .
Ma i piani del Comune sono altri. Abbattere l'edificio e farci un parcheggio. 
Da qui la decisione di occupare l'area. Nell'epoca della gabbie etniche, in cui si teorizzava la separazione fra gruppi, nasce così una delle più soprendenti esperienze interculturali e interetniche. 
L'ex monopolio diventa un luogo d'incontro aperto a tutti ed autogestito.
Ma il suo destino è segnato. La giunta, guidata allora dal sindaco Giancarlo Bolognini, ne decreta la fine. 
Il 5 novembre, alle 6 del mattino, le ruspe abbattono i muri ed infrangono i sogni.
Per qualcuno una ferita ancora aperta. 
Gli studenti scendono in piazza, marciano sull'ex monopolio ormai ridotto in macerie, poi si dirigono verso il comune. C'è tensione. Vengono urlati slogan contro il sindaco. Ma un cordone delle forze dell'ordine evita scontri.
Della vicenda si parla ancora a lungo, anche con un seguito teatrale a gennaio. Gli ex-occupanti mettono in scena un testo di Brecht, "Teste rotonde e teste a punta", critica radicale alla separazione etnica. 
Il testamento culturale di quell'occupazione è raccolta in un libro, firmato da Paolo Crazy Carnevale, Dominikus Andergassen e Martin Hanni. 
Pubblicazione consegnata a chi adesso occupa quell'area, ovvero il Museion. 
Insomma passato e presente. 
Il servizio di Sergio Mucci, con il montaggio di Hannes Depaoli. Gli intervistati sono Giorgio Zaninelli e Laura Montali, protagonisti dell'occupazione e Paolo Crazy Carnevale, uno dei curatori del libro.