Torna la processionaria in boschi e giardini. Ecco cosa fare

Sono sempre di più le piante infestate dal pericoloso insetto, non solo nei boschi ma anche nei parchi del Trentino, da dove è arrivata la segnalazione. Il problema sentito anche in Alto Adige. Ecco cosa fare

La segnalazione ci è arrivata al numero whatsapp 3358183610 di "Buongiorno Regione". Scriveteci anche voi corredando la vostra segnalazione con foto o video girati in orizzontale.

Processionaria, dunque. Sono sempre di più le piante infestate dal pericoloso insetto, non solo nei boschi ma anche nei parchi. Ecco cosa fare.

La prima raccomandazione è naturalmente "non toccare". Perché quello che sembra un simpatico millepiedi, che procede in lunghe file ordinate, è in realtà un insetto altamente urticante che ha spedito al pronto soccorso (o dal veterinario) persone e cani che lo abbiano malauguratamente toccato.

In molti boschi trentini - le immagini arrivano dalla collina di Rovereto e Noriglio - si vedono in queste settimane i nidi bianchi della processionaria sui rami più alti di alcune piante. Ma sempre più spesso anche nei giardini e nei parchi di città. Una volta giunti a maturazione i nidi cadono e la processionaria in file ordinate percorrerà sentieri e strade.

Le indicazioni sulle misure da adottare arrivano dalla Guardia Forestale di Rovereto. Il rimedio più efficace è l'abbattimento della pianta e la distruzione dei nidi. Se la pianta è di pregio e non la si vuole abbattere esistono misure mirate, anche se meno sicure: si tratta di trappole che impediscono la risalita dei bruchi lungo il tronco.

Poco efficace invece - come si faceva in passato - sparare ai nidi.

L'intervento è a carico del proprietario del prato o del giardino. Se la pianta infestata si trova in un parco pubblico, la segnalazione va fatta al Comune o direttamente alla Guardia Forestale. Per le piante che si trovano nei boschi purtroppo non è possibile alcun intervento, per cui si raccomanda prudenza soprattutto per bambini e cani.