Coronavirus, il sociologo Fazzi: "L'emergenza accentua le disuguaglianze"
La diffusione del contagio da Covid 19 e le misure per contenerlo stanno modificando il nostro modo di stare insieme e di essere comunità. Ne abbiamo parlato con Luca Fazzi, docente di sociologia a Trento e Bressanone
Tutto il mondo in una stanza, circoscritto da quattro mura domestiche, grandi o piccole che siano. Contatti interpersonali limitati ai familiari conviventi, che si vada d'accordo o meno, e per chi è tanto fortunato da averne. Rapporti con l'esterno affidati alla vista da una finestra, a una veloce puntata dal fornaio, oppure mediati dalla tecnologia a disposizione, almeno per quanti masticano web e social media. La quarantena sta cambiando profondamente il nostro modo di essere società. Probabilmente, non in meglio.
Secondo Luca Fazzi, docente di sociologia a Trento e Bressanone, la crisi sanitaria sta accentuando le disuguaglianze sociali, colpendo soprattutto le fasce sociali più deboli.
L'emergenza ha fatto nascere anche nuovi modi per ritrovarsi ed aiutarsi a vicenda, dalla musica sui balconi alla spesa a domicilio consegnata ad anziani e persone in difficoltà. Ma la loro tenuta andrà testata nel lungo periodo. Così come solo nel lungo periodo capiremo come la nostra società sta davvero cambiando.
Secondo Luca Fazzi, docente di sociologia a Trento e Bressanone, la crisi sanitaria sta accentuando le disuguaglianze sociali, colpendo soprattutto le fasce sociali più deboli.
L'emergenza ha fatto nascere anche nuovi modi per ritrovarsi ed aiutarsi a vicenda, dalla musica sui balconi alla spesa a domicilio consegnata ad anziani e persone in difficoltà. Ma la loro tenuta andrà testata nel lungo periodo. Così come solo nel lungo periodo capiremo come la nostra società sta davvero cambiando.