Creatività e intelligenza artificiale: l'ultima frontiera a Bolzano

In un convegno tecnici, esperti ma anche artisti, filosofi, politici a confronto sul futuro dell'umanità

Far completare a una intelligenza artificiale la decima sinfonia di Beethoven, che il maestro lasciò incompiuta. E' l'esperimento tentato in Germania qualche mese fa e raccontato ieri sera al Congresso futurologico di Bolzano. All'ascolto in sala, nessuno è stato in grado di dire dove finisse l'opera del compositore e dove iniziasse quella della macchina. Ultima frontiera delle macchine, la creatività è stata al centro di una due giorni di incontri - in presenza e in videoconferenza - che si è svolta ieri e oggi al Noi Tech Park. Una questione disturbante, che apre domande scomode. Se le macchine possono comporre come Beethoven, allora in cosa consiste la natura della creatività umana, in cosa si distingue? E così da tecnico si passa al filosofico.
A parlarne esperti di intelligenza artificiale, ma anche di altre discipline e poi artisti, filosofi e politici. Temi sui quali a Bolzano si sta investendo, con l'università e l'Eurac.
Tra gli altri il filosofo ed ex ministro della Cultura tedesco Julian Nida-Rümelin, il leader del movimento transumanista Zoltan Istvan, Susan Schneider della Nasa e Matthias Röder, fondatore di Sonophilia e The Mindshift e amministratore delegato del Karajan Institute (sua la presentazione del progetto su Beethoven).

Nel servizio le dichiarazioni di Peter Paul Kainrath, curatore di Transart; e di Harald Pechlaner, Direttore del Center for Advanced Studies dell'Eurac.

Alcuni degli interventi del congresso:
https://www.facebook.com/Festival.Transart/videos/2706257889588505
https://www.facebook.com/Festival.Transart/videos/612351299429620