Covid, come si muove la curva dei contagi

A Bolzano l'andamento è discendente, dice il biostatistico Falk. Diversa la situazione nelle valli: possibile un test di massa in Passiria

L'Istituto superiore di sanità valuterà di nuovo i dati dell'Alto Adige nel fine settimana, ma ancora non si sa se per una riclassificazione si dovrà aspettare la fine di gennaio, quando scadrà l'ordinanza del ministro della Salute.
Il biostatistico Markus Falk, consulente della provincia di Bolzano, non calca la mano sulle differenze nei metodi di calcolo tra governo e provincia. Ma rivela che la riapertura del 7 gennaio aveva creato apprensione. Sui grafici ci mostra come la curva rossa dei contagi fosse balzata in alto sia a Natale che a Capodanno. E si era temuta una ripresa esponenziale dei contagi come a ottobre. Invece la curva è tornata ad appiattirsi. Attualmente in Alto Adige si stimano 6 mila persone contagiose. Una cifra che statisticamente, per come conosciamo la pandemia,  dovrebbe provocare circa 60 ricoveri in terapia intensiva, l'1%. Invece per ora siamo fermi a 30. Perché a contagiarsi sono fasce di popolazione più giovane, che reagisce meglio alla malattia.

Attualmente la curva dei contagi è in discesa a Bolzano. Diversa la situazione fuori dal capoluogo. Per esempio in val Passiria si sta valutando un test di massa che quello di sabato scorso a Dobbiaco.  Quanto invece a test di massa su scala provinciale, Falk rivela che quello dello scorso novembre non ha avuto tutti gli effetti sperati.