Il maltempo non ferma le ricerche di Peter Neumair nelle acque dell'Adige

I vigili del fuoco perlustrano il tratto in cui l'ecoscandaglio ha lasciato intravedere un corpo sommerso a 2 metri di profondità. Si attende in giornata la pronuncia del tribunale del riesame sulla custodia cautelare del figlio Benno

Le ricerche sono riprese nonostante la pioggia battente. Dalle 8 di questa mattina i vigili del fuoco stanno perlustrando lo stesso tratto dell'Adige dove ieri l'ecoscandaglio ha lasciato intravedere un corpo sommerso a 2 metri di profondità. Un'ombra, l'hanno definita i sommozzatori che per due volte si sono immersi nella corrente gelida del fiume. Forse il cadavere di Peter Neumair, anche se la scarsa visibilità sott'acqua non ha permesso di verificare ad occhio nudo quando suggerito dal sonar.
Ma gli uomini impegnati nelle ricerche ci credono. Ed insistono sull'area, 9 km più a nord rispetto al punto in cui sabato scorso è stata trovato il corpo della moglie Laura, con una telecamera subacquea e con nuove immersioni. Se davvero si trattasse dell'uomo, non possono rischiare che il fiume ingrossato dalle piogge lo trascini più a valle, complicando ulteriormente le ricerche che vanno avanti da oltre un mese.
Intanto, al palazzo di giustizia di Bolzano, si attende in giornata la pronuncia del tribunale del riesame che potrebbe confermare o annullare la custodia cautelare per il figlio Benno Neumair, in carcere con l'accusa di duplice omicidio ed occultamento di cadavere.