Vecchi computer rimessi a nuovo per la didattica a distanza

Giovani e anziani al lavoro insieme grazie a una collaborazione la Uil e il Linux User Group di Bolzano. Ma l'attività si sta allargando anche a Bressanone e Merano

Riparare vecchi computer dismessi e metterli a disposizione delle famiglie per la didattica a distanza.

È l'obiettivo a cui lavorano quotidianamente diversi volontari in un laboratorio di Bolzano ospitato dall'Associazione per i diritti degli anziani (Ada) della Uil.

Intorno ai tavoli, i volontari del Linux User Group, alcuni giovani e altri più in là con gli anni.
Grazie a questa collaborazione sono già stati distribuiti oltre 200 computer. 
Novanta computer sono stati donati dal Comune di Bolzano, un'altra ventina dal Rotary e il resto da privati e aziende. Alcuni hanno subito la sostituzione della memoria o di altri componenti. Ripuliti e riformattati, sono stati rimessi in funzione con Fuss 10, una distribuzione Linux sviluppata specificamente per le scuole in lingua italiana della provincia.
Continuamente aggiornata fin dal 2009, è liberamente scaricabile dal sito fuss.bz.it.

Il progetto funziona, tanto che adesso si sta allargando. L'attività è già in corso anche a Bressanone e sta iniziando anche a Merano.
Le famiglie che vogliono chiedere un computer possono farlo attraverso un sito dall'indirizzo un po' complicato schoolswap.bz.it.

Le richieste vengono evase con un ordine di priorità - secondo reddito e numerosità della famiglia - e per evitare che qualcuno possa rivendere la macchina viene concessa in comodato d'uso. Le domande già oggi superano quattro volte le disponibilità.
Di qui l'appello dei volontari, a chi avesse a casa dei computer che non usa più, a portarli in associazione.

Nel servizio le interviste al presidente dell'Ada Mauro Fratucello; e a quello del Linux User Group di Bolzano Marco Marinello.