Dal Lago di Resia riemergono i resti della vecchia Curon

Il livello dell'acqua si è abbassato per lavori di manutenzione da parte di Alperia. Visibili parti del paese che fu sommerso nel 1950 da Montedison. La diga ancora oggi produce energia per 250 milioni di kw/h all'anno

Il vecchio paese di Curon, o quello che ne resta, è tornato visibile, riemerso dalle acque del Lago di Resia. Frammenti di scale, fondamenta delle 163 case che finirono sott'acqua nel 1950. Non ci sono più edifici interi, se si fa eccezione per il campanile della chiesa, che però è sempre visibile. Diventato famoso in tutta Italia per la serie Netflix "Curon" e per  il romanzo "Resto qui" di Marco Balzano. Il paese fu sommerso dalla Montedison per costruire la diga e quindi produrre energia elettrica. A fare riemergere il Paese, i lavori di manutenzione di Alperia che oggi gestisce gli impianti. Opere rilevanti ancora oggi per l'Alto Adige spiega nel video il direttore operativo Alperia Greenpower Andreas Bordonetti. "Il lago di Resia - spiega - è il più grande lago artificiale dell'Alto Adige con 120 milioni di metri cubi di capacità d'invaso. Alimenta la centrale idroelettrica di Glorenza che può produrre fino a 250 milioni di kw/h all'anno". Energia pulita e, da qualche tempo, anche un'importante attrazione turistica.