"Come out", Olivier Dubois ipnotizza il pubblico di "Bolzano Danza"

Uno spettacolo potente e ritmato, che rilegge una partitura minimalista di Steve Reich del 1964, portando in scena, in una battaglia allegorica, le lotte dei movimenti afroamericani. Gli appuntamenti con Bolzano Danza continuano fino al 30 luglio.

Ritmi ipnotici e geometrie abbaglianti. L'angoscia, serrata, di una ripetizione ossessiva. Olivier Dubois, tra i coreografi più eclettici sulla scena internazionale, torna a Bolzano Danza. 
Sul palco, 23 danzatori del Ballet de Lorraine, tutti vestiti uguali e avvolti da una luce rosata. 

Dubois riscrive, con gli occhi di oggi, la partitura minimalista di Steve Reich, come out. E il collage di voci di sei ragazzi neri degli anni Sessanta accusati di un omicidio ad Harlem diventa il grido della comunità afroamericana dei giorni nostri. 

Buon successo, finora, per le prime serate di Bolzano Danza. Grande curiosità anche per la sezione digitale: ieri, una versione interattiva del Lago dei Cigni, in cui il pubblico ha potuto scegliere via app i vari snodi della trama. 

A questo link, il cartellone della manifestazione, con i nuovi appuntamenti e le informazioni per prenotare e acquistare i biglietti. 

Nel servizio, le interviste a Olivier Dubois ed Emanuele Masi, direttore artistico di Bolzano Danza.