Albicocche venostane in crisi a causa del maltempo

A inizio agosto normalmente in val Venosta si cominciano a raccogliere le albicocche. Il tempo capriccioso di quest'anno ha messo però in crisi le coltivazioni

Le albicocche della val Venosta, tra cui quelle della pregiata varietà locale varietà "venostana", crescono sulle pendici tra i 500 e i 1.200 metri di altitudine. Ma quest'anno sono poche, ancora acerbe e di qualità non perfetta.
La scarsità di frutti ha portato a un aumento dei prezzi: 5 euro al chilo per quelli di prima qualita, meno per le seconde scelte destinate a diventare marmellate o grappa. Un aumento però che, a causa dei costi fissi, non copre le spese dei coltivatori che si vedono dimezzato il raccolto.
Quella dell'albicocca è una coltivazione delicata che ultimamente vede solo due o tre annate buone su cinque.
C'è chi ha cominciato a piantare alberi di varietà più piccole che garantiscono una maggiore quantità di frutti a parità di superficie.

Nel servizio sono intervistati il giovane coltivatore di Corces Johann Prieth, e Gerhard Eberhöfer della cooperativa venostana V.I.P.