In mostra i progetti finanziati con i fondi europei
Al NOI Techpark di Bolzano una fiera per presentare i risultati più interessanti sotto il profilo dell'innovazione. Nell'ultimo settennato l'Alto Adige ha intercettato circa un miliardo di euro dall'Unione europea
Tra venerdì e sabato mattina al NOI TechPark di Bolzano è stata allestita la fiera "EU in my Region", vetrina dei progetti finanziati dall'Unione europea in Alto Adige.
Si va dai macchinari innovativi realizzati per la mietitura dei cereali in zone impervie e per la filiera del pane al progetto per lo studio degli elementi volatili del pinot bianco. E poi la promozione degli edifici in legno multipiano e il finanziamento di corsi di formazione di figure introvabili ad alta specializzazione tecnologica che ha salvato l'azienda di componenti per auto Roechling di Laives.
Come spiega Andrea Simoni, responsabile dello sviluppo del personale per la Roechling - area Italia e Spagna -, con il finanziamento del FSE è stato possibile organizzare corsi all'interno dell'azienda e formare una decina di tecnologi che hanno velocizzato i processi di produzione e permesso di rispettare i tempi di consegna alle aziende automobilistiche committenti, evitando di pagare multe salate.
Nel settennato 2014-2020 in Alto Adige sono stati finanziati dall'Unione europea centinaia di progetti per circa un miliardo di euro. La metà è conclusa, l'altra metà in via di chiusura. 23 di questi progetti sono stati selezionati per il loro contenuto particolarmente innovativo - spiega la direttrice della Ripartizione Europa della Provincia Martha Gaerber - e presentati al parco tecnologico di Bolzano sud.
Ai diversi fondi europei - Fondo sociale europeo, Fondo sociale di sviluppo regionale, Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, Interreg Italia-Austria e Interreg Italia-Svizzera - possono accedere aziende private, enti di ricerca ed enti pubblici, spesso in partenariato. L'Unione finanzia il 50% del progetto, il 35% dei fondi arriva dallo Stato e il 15% restante dalla Provincia di Bolzano.
Si va dai macchinari innovativi realizzati per la mietitura dei cereali in zone impervie e per la filiera del pane al progetto per lo studio degli elementi volatili del pinot bianco. E poi la promozione degli edifici in legno multipiano e il finanziamento di corsi di formazione di figure introvabili ad alta specializzazione tecnologica che ha salvato l'azienda di componenti per auto Roechling di Laives.
Come spiega Andrea Simoni, responsabile dello sviluppo del personale per la Roechling - area Italia e Spagna -, con il finanziamento del FSE è stato possibile organizzare corsi all'interno dell'azienda e formare una decina di tecnologi che hanno velocizzato i processi di produzione e permesso di rispettare i tempi di consegna alle aziende automobilistiche committenti, evitando di pagare multe salate.
Nel settennato 2014-2020 in Alto Adige sono stati finanziati dall'Unione europea centinaia di progetti per circa un miliardo di euro. La metà è conclusa, l'altra metà in via di chiusura. 23 di questi progetti sono stati selezionati per il loro contenuto particolarmente innovativo - spiega la direttrice della Ripartizione Europa della Provincia Martha Gaerber - e presentati al parco tecnologico di Bolzano sud.
Ai diversi fondi europei - Fondo sociale europeo, Fondo sociale di sviluppo regionale, Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, Interreg Italia-Austria e Interreg Italia-Svizzera - possono accedere aziende private, enti di ricerca ed enti pubblici, spesso in partenariato. L'Unione finanzia il 50% del progetto, il 35% dei fondi arriva dallo Stato e il 15% restante dalla Provincia di Bolzano.