Più voglia di sci che timori per il Covid tra i turisti della Val Gardena

Prenotazioni e disdette ai call center di Santa Cristina e Selva. Non mancano le incertezze per un possibile ritorno in zona gialla, ma ci sono anche turisti che tornano, come i tedeschi che avevano prenotato in Austria

La Val Gardena si prepara alla stagione invernale, nonostante i dati sui contagi in crescita e la prospettiva più che concreta di una zona gialla in provincia di Bolzano.

Incassata una prima disponibilità sulla apertura degli impianti anche in caso di uno scatto nella classificazione covid, in Alto Adige.
Si comincia a fare i conti con la prima vera prova di stagione. Il ponte dell’immacolata. Non mancano incertezze, ma sono diventate una costante, spiega Ezio Prinoth presidente Dolomites Val Gardena marketing e dell'associazione turistica Santa Cristina. 

I call center degli uffici turismo sono presi d’assalto. Tante richieste di informazione. prenotazioni ma anche disdette. Con la novità delle ultime ore: tante prenotazioni di turisti tedeschi che avevano prenotato in Austria e si stanno orientando sull'Italia visto che il governo di Vienna ha varato un lockdown, informa Christoph Vinatzer,presidente dell'associazione turistica Selva val Gardena.

La chiave resta il green pass e il vaccino. Tutti i turisti che stanno prenotando quest'anno sono vaccinati, assicura ancora Vinatzer. Però, per fare partite la stagione, serve anche la disponibilità di chi abita in zona a vaccinarsi. A Santa Cristina l’associazione turistica ha fatto un appello in questo senso è la risposta c’è stara e nei giorni scorsi decine di gardenesi si sono presentati per fare la prima dose, racconta Prinoth.