Via il filo spinato dalla ex caserma Druso di Silandro

L'iniziativa del collettivo artistico Basis, ospite in una parte dell'areale. "Volevamo trasformare un simbolo bellico in un messaggio di accoglienza". La Giunta comunale: "Non siamo stati interpellati, ma ben vengano iniziative culturali"

Per qualcuno è un pezzo di storia che se ne va, per gli ideatori dell'iniziativa è un modo per trasformare un simbolo bellico in un prodotto artistico che simboleggi accoglienza e apertura. 
Parte del filo spinato che circonda la ex caserma Druso di Silandro, operativa fino al 1995, poi dismessa e oggi proprietà del Comune, è stato infatti tagliato e rimosso. Si trasformerà in materiale per opere d'arte che saranno poi esposte.
Qualche perplessità sulla comunicazione dell'operazione da parte della Giunta, che non sarebbe stata preventivamente consultata. "Ben vengano, però, le iniziative culturali".
Oggi le caserme ospitano un coworking, residenze per artisti e la sezione locale degli alpini. Nei progetti futuri del Comune per l'areale, tra le altre cose, vi è la creazione di alloggi a canone calmierato. 
Nel servizio le interviste a Caterina Laruccia, del collettivo, e a Dunja Tassiello, assessora comunale.