Peste suina, il Consorzio Speck Alto Adige: "Le nostre carni sono sicure"

Dopo il focolaio scoppiato in Piemonte alcuni paesi hanno bloccato le importazioni di salumi da tutta Italia. Alcuni invece hanno imposto protocolli di sicurezza più rigidi. Il Consorzio Speck rassicura: "Controlli severi sulle materie prime"

A inizio gennaio la peste suina è stata rilevata in alcuni cinghiali in Piemonte.
Nessun rischio di contagio da animale a uomo, precisiamo, ma alcuni paesi hanno posto forti limitazioni alle importazioni di salumi prodotti in Italia. 

Cina, Taiwan , Giappone e Kuwait hanno detto stop agli insaccati nostrani. Brasile e Serbia ora applicano protocolli di sicurezza più rigidi. Stati uniti e Canada hanno bloccato le importazioni solo dalle zone direttamente interessate dal focolaio di peste suina. 

Intanto in Italia i ministeri della salute e dell'agricoltura hanno proibito caccia trekking e raccolta funghi nelle zone interessate. 
Soddisfatta Coldiretti del Trentino Alto Adige, che chiede soluzioni immediate anche in regione. 

Nel servizio l'intervista a Martin Knoll direttore del Consorzio Speck Alto Adige Igp