No al taser. La polizia municipale sperimenterà il bolawrap

Tre pattuglie proveranno lo strumento anti aggressione, già sperimentato con buoni risultati dalla polizia municipale di Genova

Un raggio laser, per mirare alla parte del corpo. Uno sparo, come quello di una pistola. Ma invece di un proiettile, si sparano due lacci che immobilizzano, come le bolas che i gauchos utilizzano in Argentina per catturare le prede in fuga.  

Si chiama bolawrap, viene prodotto negli Stati uniti e non è classificato come arma, ma come strumento di contenimento. In Europa lo utilizza la polizia serba e, in Italia, solo il comune di Genova lo ha dato in dotazione alla propria polizia municipale in via sperimentale. Sperimentazione che ora verrà condotta anche a Bolzano. Il bolawrap sarà usato da non più di 3 pattuglie, per un periodo di 6 mesi. 
 
La decisione del Comune ha convinto anche i gruppi consigliari di Oltre/Weiter e Lega, che  hanno ritirato le mozioni con cui si chiedeva l'introduzione del taser. A differenza del taser, il bolawrap non presenterebbe  pericoli per l'incolumità.
In giunta, solo l'assessora Chiara Rabini non ha votato a favore della sperimentazione, astenendosi. 

Nel servizio, il sindaco Renzo Caramaschi