L'addio a Bolzano di Diop, l'attivista civile noto anche per i "plogging"

Il conosciutissimo bolzanino arrivato dal Senegal lascia con una motivazione pesante: troppo razzismo contro i miei figli. Polemiche in consiglio comunale

Ha introdotto a Bolzano il plogging, attività che unisce lo sport della corsa alla pulizia della città dai rifiuti. Ma quello di oggi sarà il suo ultimo plogging. Perché Papadam Diop ha deciso di lasciare la città e trasferirsi a Grenoble.
"È stata una decisione difficile, ma c'è troppo razzismo a Bolzano", dice. "I miei figli non vogliono andare a scuola, vengono trattati come degli invasori."

Operaio all'Iveco, nel corso degli anni è stato interlocutore delle istituzioni come delegato sindacale e organizzatore di eventi, e punto di riferimento per gli immigrati, che ha difeso degli sgomberi e aiutato nelle difficoltà. Per questo il suo addio sorprende e brucia. Marco Galateo, che in consiglio comunale ha respinto sdegnato le accuse di razzismo alla città.
Ma Diop replica: "Chi si offende non vuole capire quello che ho detto. Non ho mai detto che Bolzano è razzista, ma che c'è del razzismo a Bolzano. Qui ti dicono in faccia che non affittano agli stranieri, in altri paesi sarebbe reato".

Il trasferimento a Grenoble non sarà privo di difficoltà. Diop non è riuscito a ottenere un trasferimento all'Iveco francese, quindi forse dovrà licenziarsi. Ma confida di trovare lavoro. Del resto cl francese è lingua nazionale in Senegal, e lo conosce meglio dell'italiano.

In piazza Università era palpabile l'affetto dei tanti bolzanini che lo hanno conosciuto e sono venuti a salutarlo, con omaggi e tanta commozione. Diop dice che manterrà un piede a Bolzano: "Qui sono stato bene, ho conosciuto persone che m hanno fatto sentire meglio che a casa mia".