Mobilità: l'Alto Adige punta sulla bicicletta

Entro otto anni la giunta provinciale vuole che diventi il principale mezzo di locomozione per gli altoatesini. Il nuovo piano raddoppia i fondi per costruzione e manutenzione delle ciclabili

L'Alto Adige salta in sella e pedalerà sempre più.
Entro otto anni la giunta provinciale vuole che la bicicletta diventi il principale mezzo di locomozione per gli altoatesini ha spiegato, appena sceso di sella l'assessore Daniel Alfreider alla presentazione al Museion di un tomo da 150 pagine che fa il punto sulla mobilità ciclistica in provincia di Bolzano e dimostra perché l'investimento pubblico sulle infrastrutture ciclabili è lungimirante.
Una serie di indagini richiamate nel rapporto sulla mobilità ciclistica dimostrano che chi va al lavoro in bici fa meno giorni di malattia. E uno studio econometrico sostiene che ogni km percorso in auto comporta un costo sociale di 27 centesimi, compensato per fortuna da chi il chilometro lo percorre in bici.
La Provincia prevede che in Alto Adige nel 2030 il 20% dei tragitti sarà percorso in bici. Tanto rispetto alla media nazionale, poco rispetto al 49% di Copenhagen. 
Segnale verde quindi per gli investimenti infrastrutturali, con un budget provinciale per la costruzione e manutenzione di piste ciclabili destinato a raddoppiare nel lungo termine.