Un'impresa in montagna su una gamba bionica: il progetto di Alessandro
La storia di Alessandro Colombo, milanese ormai da anni a Salorno, che ha scelto di sottoporsi a un intervento di amputazione per poter impiantare un'innovativa protesi bionica. Il sogno di completare un everesting per farla conoscere meglio
Alessandro Colombo ha un progetto: la prossima estate vuole completare un Everesting. Compirà 14 ascese del sentiero 500 del monte di Mezzocorona. Sommando i dislivelli, sarà come aver raggiunto la cima dell'Everest. Sarà un test per la protesi bionica all'avanguardia, che impianterà nelle prossime settimane. Per poterlo fare, si è sottoposto a un complesso intervento di amputazione, ricostruzione del ginocchio, innesto di un nervo neurosensibile; è arrivato a questa scelta un anno fa, dopo un lungo percorso, che lo ha portato infine a Bressanone.
Qui il professor Alexander Gardetto ha sviluppato questa tecnologia, che permette al paziente di ritrovare la sensibilità dell'arto perso.
Un'operazione che non rientra nel servizio sanitario nazionale: per poterlo eseguire, Alessandro ha lanciato una raccolta fondi, che si è poi evoluta nel progetto "Tagliato per vivere". L'obiettivo è diventato così far conoscere meglio questo intervento, finora eseguito su 25 pazienti, fino a portarlo nella sanità pubblica. Già tante realtà si sono interessate, a cominciare da un'azienda specializzata in filmati in realtà aumentata, che ha ripreso l'intero intervento per poter mettere a disposizione i filmati per formare medici.
Per conoscere meglio il progetto, i partner, i suoi sviluppi, basta consultare questo sito web.
Qui il professor Alexander Gardetto ha sviluppato questa tecnologia, che permette al paziente di ritrovare la sensibilità dell'arto perso.
Un'operazione che non rientra nel servizio sanitario nazionale: per poterlo eseguire, Alessandro ha lanciato una raccolta fondi, che si è poi evoluta nel progetto "Tagliato per vivere". L'obiettivo è diventato così far conoscere meglio questo intervento, finora eseguito su 25 pazienti, fino a portarlo nella sanità pubblica. Già tante realtà si sono interessate, a cominciare da un'azienda specializzata in filmati in realtà aumentata, che ha ripreso l'intero intervento per poter mettere a disposizione i filmati per formare medici.
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