Cani aggressivi e razze pericolose: difficile prevenire e fare controlli

Migliora il bimbo azzannato al viso da un amstaff al parco Europa di Bolzano; l'animale era già stato segnalato per un'altra aggressione. Non è facile, però, controllare che i proprietari rispettino gli obblighi imposti dopo episodi di questo tipo

Resta in ospedale, ma non è più in terapia intensiva il bimbo di tre anni azzannato al viso da un cane di razza Amstaff lasciato incustodito al parco Europa di Bolzano. Per le ferite riportate era stato necessario operarlo d'urgenza, le conseguenze del morso potrebbero essere permanenti. La procura ha aperto un'inchiesta per lesioni gravissime. Il cane posto sotto sequestro si trova al canile sanitario: un comitato ne valuterà la pericolosità per decidere come procedere. 

L'animale, negli scorsi mesi, era già stato protagonista di un'aggressione; il proprietario aveva l'obbligo di condurlo con museruola e guinzaglio, di assicurarlo e di intraprendere un percorso formativo. Ma in casi come questo non è semplice fare controlli; né è semplice, in generale, imparare a gestire razze di questo tipo, spiega nel servizio il veterinario responsabile del canile Sill, Giovanni Lorenzi.
Servirebbero a monte limiti più stringenti. Un'ordinanza ministeriale del 2013 vieta ad esempio ai pregiudicati di possedere cani di razze aggressive; ma esistono molti modi per procurarseli ugualmente, per esempio attraverso allevamenti familiari che non si fanno problemi a dare i cuccioli a chiunque.