Crisi energetica, l'allarme dei panificatori: "Imprese a rischio"

L'aumento dei prezzi di gas e elettricità ha un fortissimo impatto sui costi della produzione alimentare, a partire dal pane. Gli operatori del settore sono preoccupati e chiedono interventi immediati

Il pane, l'alimento simbolo per eccellenza, non è indenne ai rincari, anzi.
Le bollette dell'energia incidono sempre di più. A oggi rappresentano fino alla metà dei costi di produzione, dicono gli operatori del settore.
Una situazione insostenibile per un prodotto che richiede già molte risorse per la manodopera. 

Per non essere fuori mercato sull'immediato i produttori pensano a risparmiare, ridurre per esempio le varietà di pane prodotte, limitare gli sprechi. Ma l'aumento dei prezzi per il consumatore finale sarà inevitabile e per chi lavora nel settore il futuro è incerto, con molte imprese a rischio chiusura anche in Alto Adige. 

In Alto Adige sono iscritti alla camera di commercio 108 panificatori, ognuno ha in media almeno dieci dipendenti a cui poi si aggiungono tutti gli addetti dei punti vendita. 

Nel servizio l'intervista a Sandro Pellegrini, vice presidente unione commercio e panificatori.