Come viene gestito il rischio idraulico a Bolzano

Abbiamo intervistato un professore della facoltà di scienze e tecnologie dell'università di Bolzano per capire meglio come viene gestito questo rischio a Bolzano e quale è l'impatto del cambiamento climatico

La gestione del rischio idraulico ha una lunga tradizione in Alto Adige. 
I fiumi principali di Bolzano, Isarco e Talvera, sono stati gestiti da decenni cercando di mitigare il rischio con interventi strutturali. Altri interventi sono stati eseguiti sulla Rienza, sul Rio Tina e su altri corsi d'acqua a rischio. 


I fiumi di città come Bolzano non sono direttamente influenzati dai processi d'alta quota scatenati dal riscaldamento globale, come lo scioglimento dei ghiacciai. Ma il cambiamento climatico ha un impatto anche qui.
La quantità di legno, sedimenti, massi trasportati è difficilmente prevedibile.
Per questo è importante farsi trovare pronti con interventi flessibili. Nella briglia sul talvera è possibile modificare disposizione e distanza delle travi. 
In caso di eventi eccezionali, Talvera e Isarco potranno esondare, ma la presenza di parchi e non abitazioni nelle immediate vicinanze è positivo. 
Sul piano delle zone di pericolo consultabile da tutti sul sito della provincia è possibile verificare i livelli di pericolosità di ciascun metro quadro del territorio comunale. 
Nella mitigazione del rischio idraulico molta importanza è data oggi rispetto al passato al mantenere la biodiversità nei fiumi. 
Fondamentale intervenire con strutture che aiutino la migrazione dei pesci e che non blocchino la ghiaia, fondamentale per la deposizione delle uova.

Nel servizio l'intervista con Francesco Comiti, della Libera università di Bolzano.