Al Noi Techpark la casa pensata da e per le persone autistiche

Un progetto della Libera università di Bolzano, delle università di Trieste e Carinzia e della Eureka System

Ripensare gli spazi, l'arredamento e la domotica di un'abitazione  partendo dai bisogno delle persone autistiche e le loro famiglie. Su questo obiettivo La Libera universtità di Bolzano, in collaborazione con quella di Trieste e della Carinzia e della Eureka System hanno dato vita al progetto Senshome, finanziato con fondi europei inter regionali. 

I ragazzi nello spettro hanno collaborato attivamente, spiegano nel servizio Andrea Gasparella, professore della Lub e il project manager Marco Caniato, ingegnere della Lub. Il risultato è il modello di un appartamento dove nulla è lasciato al caso. A partire dall'ingresso, dotato di una finestra che lascia vedere cosa c'è oltre. 

Per fare in modo che la prima soglia non diventi un ostacolo e provochi stress Uno schermo integrato nel tavolo può, all'occorrenza, permettere di isolarsi da rumori e odori, senza rinunciare alla vita sociale. La luce può essere diretta o soffusa e i lampadari hanno una funzione fonoassorbente. La dispensa della cucina è fatta in modo che i cassetti si possano aprire anche senza toccare il legno. Tutti i mobili sono dotati di sensori che raccolgono dati che vengono elaborati da un software libero. Una centralina permette di regolare i parametri a seconda dei bisogni, spiega nel servizio l'ingegnere della Lub Simone Bugaria. 

Nell'appartamento c'è anche uno spazio rifugio. Poltrona che attutisce rumori con una illuminazione regolabile colore, intensità e anche il calore emanato dal punto luce, aggiunge l'ingegnera Arianna Marzi. Un bozzolo protettivo che i ragazzi autistici vorrebbero anche a scuola.