Bolzano

Blockchain Revolution Summit, due giorni sulle nuove tecnologie

talk, tavole rotonde, eventi e approfondimenti sulla tecnologia della blockchain, il sistema di notariato digitale in grado di certificare l'autenticità dei prodotti, la veridicità di una fotografia o di un'opera d'arte

La blockchain è un quaderno digitale: tutti possono scriverci, col proprio computer connesso a internet. E' un registro di certificati digitali immodificabili, che attestano - per esempio - se un prodotto è autentico.

Proteggerà il made in Italy, ha scritto il ministro delle Imprese Adolfo Urso al summit Blockchain Revolution di Bolzano. Un progetto per notarizzare le competenze dei dipendenti pubblici è sul tavolo di Palazzo Widmann.

Ma gli ambiti di applicazione sono tanti, dall'energia alla giustizia ai contratti di fornitura di beni e servizi. I listini di alcune aziende offrono già il metaverso, ossia l'accesso a una piattaforma con diverse opportunità. La rivoluzione, insomma, è appena cominciata.

Durante le due giornate sono state svolte cinque tavole rotonde tematiche. Modera l'evento il giornalista Giorgio Scura, esperto di nuove tecnologie e direttore responsabile di Decripto.org, che nel 2010 ha intervistato Julian Assange.

Conferiti anche i 7 BRIS Award che hanno premiato i migliori esempi di innovazione applicata, di progetti disruptive, di applicazioni nel campo dell'energia e della green innovation.

Nel servizio le interviste a Antonio Pasqualin, fondatore BlueChain e organizzatore Blockchain Revolution Summit; Giuseppe Adduce, esperto di blockchain per il mondo della pubblica amministrazione; Pietro Calò, trader nel settore energetico; Andrea Comina, responsabile Phygital Hub di Würth.