Corte d'Assise

Processo Gruber, si va verso il rito abbreviato

La modifica del capo d'imputazione riapre di fatto i termini per la richiesta da parte della difesa. Il perito di parte civile: "Le patologie pregresse hanno avuto un ruolo poco rilevante nel decesso"

Per Alexander Gruber si riaffaccia l'ipotesi del rito abbreviato.

Dopo due udienze in cui i periti delle parti si sono confrontati sulla tipologia di lesioni riscontrate sul corpo di Sigrid Gröber, il Procuratore aggiunto Axel Bisignano ha formalmente comunicato una modifica del capo d'imputazione: nello specifico, l'eliminazione di una serie di riferimenti rispetto a dei segni sul torace rilevati in autopsia. Resta invece l'accusa di omicidio preterintenzionale. 

Dal dibattito tra consulenti, ritiene la Procura, è infatti emerso che potrebbero essere derivati anche dalle manovre rianimatorie effettuate dai sanitari al momento dei soccorsi. La vittima fu trovata agonizzante nel cortile del complesso scolastico, sulle scale che portavano all'alloggio di Gruber. 

La modifica riapre i termini per richiedere il rito alternativo: la difesa al momento si è riservata, e ha inoltre annunciato che probabilmente, nella prossima udienza, chiederà anche la modifica o revoca della custodia cautelare. Al momento Gruber si trova infatti in carcere.

Ultimo a essere sentito, oggi, il professor Guido Campagnoli, consulente della parte civile: a suo dire le lesioni riscontrate su tutto il corpo sarebbero in generale poco compatibili con una caduta accidentale ma molto più probabilmente dovute ad un'aggressione di terzi. 

La causa della morte, secondo Campagnoli, è da attribuire ai traumi riportati, mentre poco rilevanti appaiono le patologie pregresse della donna, che aveva sicuramente una disfunzionalità del fegato da abuso di alcol e valori compatibili con un'anemia. In ogni caso, ha detto il consulente, con soccorsi tempestivi la donna avrebbe avuto chance di sopravvivere.