Le anticipazioni del rapporto Svimez 2022
Le famiglie e le imprese stanno facendo i conti con l’inflazione, in particolar modo nel Mezzogiorno. Crollano i consumi al Sud. Gli investimenti crescono nel mezzogiorno nel 2022 (+12,2%) più che al Nord (10,1%) per poi rallentare significativamente negli anni successivi. Sono le previsioni per il 2022-2024 che emergono dalle anticipazioni del Rapporto Svimez 2022 presentate alla Camera dei Deputati.

La crescita del Pil
Nel 2022, la maggiore crescita del Pil si registrerà in Trentino Alto Adige, a +6%; a livello più basso della classifica Molise (+1,7%) e Calabria e Umbria (+1,9%). La Calabria perde così quanto guadagnato nel 2021, +5,6% di Pil, dopo il tonfo di -8,9% del 2020. Ancora meno rosee le previsioni per gli anni a venire: +0,1% nel 2023 e +0,4 nel 2024.
Utilizzare il PNRR per colmare il divario di infrastrutture sociali a partire dall’istruzione
Nel Mezzogiorno circa 650 mila alunni delle scuole primarie statali (79% del totale) non beneficiano di alcun servizio mensa. In Campania se ne contano 200 mila (87%), in Sicilia 184mila (88%), in Puglia 100mila (65%), in Calabria 60mila (80%).
Nel 2022, la maggiore crescita del Pil si registrerà in Trentino Alto Adige, a +6%; a livello più basso della classifica Molise (+1,7%) e Calabria e Umbria (+1,9%). La Calabria perde così quanto guadagnato nel 2021, +5,6% di Pil, dopo il tonfo di -8,9% del 2020. Ancora meno rosee le previsioni per gli anni a venire: +0,1% nel 2023 e +0,4 nel 2024.
Utilizzare il PNRR per colmare il divario di infrastrutture sociali a partire dall’istruzione
Nel Mezzogiorno circa 650 mila alunni delle scuole primarie statali (79% del totale) non beneficiano di alcun servizio mensa. In Campania se ne contano 200 mila (87%), in Sicilia 184mila (88%), in Puglia 100mila (65%), in Calabria 60mila (80%).