La denuncia del sindacato di polizia penitenziaria

Giornata di ordinaria follia in carcere, prima una rissa poi l'aggressione a un agente di custodia

A Rossano un detenuto dopo aver partecipato agli scontri viene portato al pronto soccorso per curarsi, ma li si scaglia prima contro i medici e poi ferisce un secondino

Giornata di ordinaria follia in carcere, prima una rissa poi l'aggressione a un agente di custodia
TgR Calabria
Nella foto, l'esterno del carcere di Rossano che ospita oltre 150 detenuti

Momenti di tensione si sono vissuti ieri nel pronto soccorso dell'ospedale di Rossano, dove un detenuto del vicino carcere, condotto dalle guardie penitenziarie per curarsi dalle conseguenze di una rissa a cui aveva partecipato nell’istituto penitenziario. 

Lo riferisce il sindacato della polizia penitenziaria Sappe secondo cui solo il pronto intervento dei poliziotti penitenziari in servizio di scorta ha scongiurato il peggio uno di loro nel sedare la rissa ha subito lesioni gravissime, con una frattura ed una prognosi di 30 giorni. A lui e ai suoi colleghi va tutta la nostra solidarietà - affermano il segretario generale aggiunto del Sappe Giovanni Battista Durante e il segretario regionale Francesco Ciccone "Il detenuto in questione, che già in passato si era reso protagonista di altri disordini in vari istituti della regione.  Purtroppo - aggiungono - nel carcere di Rossano, negli ultimi mesi, continuano ed essere destinati prevalentemente detenuti che, negli istituti di provenienza, pare si siano resi promotori di eventi simili. Si tratta di soggetti di difficile gestione, alcuni dei quali già allontanati dal carcere rossanese, per motivi di ordine e sicurezza e riassegnati, inspiegabilmente, nello stesso, a distanza di pochi mesi”. Altro grave problema del carcere rossanese, sempre secondo il sindacato, sarebbe la presenza dei tanti detenuti affetti da problemi psichiatrici, nonostante non sia presente un’articolazione territoriale di salute mentale.