Dimesso e operato per dolori all'intestino per due volte

Polistena, 61enne muore sotto i ferri dopo il ricovero al Pronto soccorso. Sei medici indagati

I familiari della vittima hanno presentato un esposto in Procura. Il magistrato ha ordinato la riesumazione della salma dell'uomo e aperto un'indagine per omicidio colposo

Polistena, 61enne muore sotto i ferri dopo il ricovero al Pronto soccorso. Sei medici indagati
corrieredellacalabria.it
Nuovo pronto soccorso Polistena

La procura di Palmi ha indagato sei medici dell'ospedale di Polistena e ordinato la riesumazione di una 61enne deceduto nello stesso ospedale. I fatti risalgono al 20 febbraio scorso quando all’ospedale di Polistena, la vittima Antoine Michel Straputicari, di 61 anni è stato operato allo stomaco e dimesso due volte, prima di morire per setticemia, tanto da rendere inutile un secondo intervento d’urgenza. I familiari hanno presentato esposto in procura. Secondo gli inquirenti non avrebbero ripulito bene lo stomaco, il paziente ha fatto setticemia e quando se ne sono accorti, dopo averlo dimesso per due volte senza riscontrare problemi, e l’hanno sottoposto a un secondo intervento d’urgenza, ormai era troppo tardi: è morto praticamente sotto i ferri.

Riscontrando l’esposto presentato dai familiari, la Procura di Palmi ha aperto un procedimento penale, per il reato di omicidio colposo nell’esercizio della professione sanitaria in concorso, per il decesso, a soli 61 anni, di Antoine Michel Straputicari, di San Ferdinando (RC), avvenuto il 20 febbraio 2024 all’ospedale “Santa Maria degli Ungheresi” di Polistena dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, ed ha iscritto nel registro degli indagati sei medici del nosocomio in questione tra cui A. P., 51 anni, di Siderno (RC), il chirurgo che ha operato il paziente la prima volta, in relazione, appunto, al primo intervento e alle successive dimissioni.

Il magistrato inquirente, infatti, ha disposto l’esumazione della salma, la vittima era già stata sepolta nel cimitero di San Ferdinando, e il suo trasporto presso la camera mortuaria dell’ospedale di Germaneto (CZ) per effettuare l’autopsia, onde accertare le esatte cause della morte nonché la sussistenza di eventuali responsabilità penali causalmente collegabili al decesso da parte dei medici indagati.