"Il nostro pianeta, una casa da proteggere"

A Reggio Calabria la XVII Giornata per la Custodia del Creato si conclude con la messa in Duomo. Il report Ispra preoccupa: 236 mila calabresi a rischio alluvione

L'uomo e l'ambiente. Due parti inseparabili dello stesso disegno. Senza l'uno non esisterebbe l'altro. Sono gli aspetti su cui si è concentrata la XVII Giornata nazionale per la Custodia del Creato, organizzata a Reggio Calabria dalla Cei (Conferenza episcopale italiana). Una due giorni di riflessioni e confronto interreligioso, conclusa con la Santa Messa in Duomo presieduta dall'arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, monsignor Fortunato Morrone. Per salvare l'ambiente e rendere più dignitosa la vita dell'uomo bisogna intervenire ora. Anche in Calabria. Dove, secondo l'ultimo report Ispra, una persona su dieci vive in aree ad alto rischio alluvione. Fiumi incontrollabili e opere idrauliche abbandonate, abusivismo edilizio e discariche che occupano i corsi d'acqua: nella nostra regione per 236mila persone la Natura è una minaccia con cui doversi confrontare ogni giorno.