Ponte sullo stretto, Don Ciotti: C'è il rischio che non unirà due coste, ma due cosche
L'allarme del fondatore di Libera nel corso dell'incontro con i giovani a Bovalino, in occasione del ventennale della marcia “I Sentieri della Memoria”. La replica di Domenico Furgiuele
Pesa le parole, Don Luigi Ciotti. E con le parole gioca, per rendere il messaggio più efficace. Lo fa anche quando parla di Ponte sullo Stretto. C'è il rischio, dice, che non unirà due coste, quella siciliana e quella calabrese, ma due cosche sì. L'allarme sugli appetiti mafiosi per le grandi opere. Una frase che aveva già pronunciato in passato. L'ultima volta a Villa San Giovanni, nel corso del consiglio comunale aperto dopo le intimidazioni alla sindaca Giusy Caminiti.
Nella Locride torna ad affermarlo davanti ai giovani, perché è a loro che pensa quando pronuncia quelle parole. Lo fa in occasione del ventennale della marcia “I Sentieri della Memoria” in ricordo di Lollò Cartisano e di tutte le vittime innocenti calabresi.
Sulla vicenda è intervenuto il vicecapogruppo della Lega alla Camera, Domenico Furgiuele: "Parlando di Ponte che unirà due cosche", scrive il deputato in una nota, "vorrebbe attaccare l’opera voluta dal ministro Salvini, ma nella realtà offende tutti i meridionali dando loro, implicitamente, dei criminali fino a prova contraria".
"Non saranno le polemiche e gli insulti del presidente di Libera a bloccare il futuro del Sud", conclude Furgiuele, "i giovani non torneranno in Calabria e Sicilia con le dispute sul nulla, ma con azioni concrete e investimenti reali sul territorio".
Intervistato:
Don Luigi Ciotti, Fondatore Libera