Il giorno delle difese a Reggio in Corte d'Appello

Pisapia: "Lucano un modello". Secondo grado per il processo che vede imputato l'ex sindaco di Riace

La sentenza attesa per l'11 ottobre. "Seguite il denaro - dicono gli avvocati - e nelle tasche di Lucano non ne troverete". In primo grado l'ex primo cittadino ha subito una condanna a più di 12 anni, per peculato e altri reati

È il giorno delle difese in corte d’appello a Reggio Calabria. Per tentare di convincere i giudici di secondo grado che il primo tribunale, quello di Locri - condanna pesantissima per peculato e altri reati, più di 12 anni - quella sentenza l’avrebbe pronunciata comunque, anche contro le evidenze.

“Un momento difficile per l’Italia quello di una crisi migratoria sempre precedenti e il modello Riace, che aveva tentato di risolvere un problema che un paese come il nostro dovrebbe essere capace di affrontare”. Le parole sono di Giuliano Pisapia.

Il parlamentare europeo  che toga in spalla torna dietro il banco degli avvocati per difendere da ex sindaco di Milano, l’ex sindaco di Riace ma soprattutto Riace, l’accoglienza e la sua idea di mondo.

Seguite il denaro, è l’appello degli avvocati, e nelle tasche di Lucano non lo troverete. 

Lui in aula non c’è, come non c’era a novembre, il giorno delle requisitorie della procura generale, che comunque avevano chiesto di ridurre la pena. E’ stanco e sfiduciato, si dice, ma mai ha rinnegato, mai rinnegherà il suo sogno.