Una direttiva europea favorirebbe altri scali nel Mediterraneo

Fronte comune per salvare il porto di Gioia Tauro

Sindacati, lavoratori e politica si muovono per tutelare l'hub. Il 16 ottobre indetto un flash mob davanti ai cancelli dell'autorità portuale

Cresce la mobilitazione a difesa del porto di Gioia Tauro minacciato dalla nuove direttive europee che lo penalizzerebbero rispetto ad altri scali in particolare del Nordafrica. Le grandi nazv potrebbero decidere di atttraccare altrove ed evitare Gioa tauro per non dover soddisfare i requisiti più stringenti imposti dall'Unione Europea sulle emissioni nocive che, secondo molti però non tutelerebbero in alcun modo l'ambiente

Il 16 ottobre è stato annunciato un Flash mob davanti ai cancelli dello scalo dove si riuniranno lavoratori, istituzioni, sindaci, sindacati, imprese.

Si muove anche la politica: iniziativa parlamentare del Movimento 5 stelle con i deputati Orrico, Scutellà e Iarìa e sulla vicenda interviene anche il commissario della Lega Saccomanno.