IL FUTURO DELLE ZONE ECONOMICHE SPECIALI DOPO IL DECRETO SUD

La sfida della Zes. Al Forum Ambrosetti risultati e prospettive

Le zone con facilitazioni fiscali e normative hanno generato un impatto economico positivo sia sul territorio sia sul resto dell’economia. Dal 1 gennaio scatterà l'area unica che comprenderà tutte le regioni meridionali e la Sardegna

Il lancio delle ZES italiane ha generato tra il 2021 e il 2023 un significativo impatto economico positivo sia sul territorio sia sul resto dell’economia, con moltiplicatori in termini di Valore Aggiunto e di crescita occupazionale generati che raggiungono livelli di best practice a livello internazionale.

La Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno (ZES Unica) decorrerà dal 1° gennaio 2024 e comprenderà i territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, sostituendo così le attuali otto Zone Economiche Speciali. La ZES Unica prevede anche una Cabina di Regia con funzioni di indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio - presso la Presidenza del Consiglio - con il compito di individuare i settori da promuovere, gli investimenti da agevolare e gli interventi da incentivare per lo sviluppo del territorio.