La tarsia sorrentina candidata a diventare Patrimonio Unesco

Un mestiere che sta lentamente scomparendo, quello degli intarsiatori. A Sorrento si punta a rilanciare il comparto

La tarsia sorrentina sarà candidata al riconoscimento di patrimonio immateriale Unesco. La notizia arriva a margine della giornata di studi promossa dalla Fondazione Alessandro e Alma Fiorentino presso il Museo bottega della Tarsia lignea di Sorrento, che ha visto a confronto esperti del settore per discutere delle problematiche che da tempo condizionano il comparto, dalla formazione artistica dei futuri intarsiatori alla commercializzazione delle opere.
Le botteghe degli intarsiatori che fino alla metà del Novecento caratterizzavano con la loro presenza i centri storici di molte città italiane sono state progressivamente chiuse. A Sorrento, dagli oltre 700 maestri intarsiatori presenti agli inizi degli anni '80 oggi ne sono rimasti meno di quindici. L'intero comparto, spiegano gli addetti ai lavori, vive un processo di non ritorno: servono iniziative che da un lato riavvicinino le giovani generazioni a questa arte e dell'altro assicurino alle opere intarsiate il giusto valore. In attesa della candidatura ufficiale all'Unesco, Sorrento ospiterà fino al prossimo 20 agosto una mostra di opere di alcuni maestri intarsiatori attivi in Italia.

Nel servizio le voci di:

Raymond Bondin - Esecutivo ICCROM

Alessandro Fiorentino - Direttore del Museobottega della Tarsialignea