Tra natura e archeologia

Gaiola, paradiso ritrovato

La celebrazione per i venti anni dall'istituzione dell'area marina protetta

La discesa è molto lunga e gli scalini da percorrere, al ritorno in salita, sono tanti ma arrivati giù, tra il borgo di Marechiaro e la baia di Trentaremi,  ci si trova di fronte ad un panorama spettacolare. I due isolotti della Gaiola sono di grande interesse sotto il profilo vulcanologico biologico e storico-archeologico. Sott'acqua ci sono i resti di ville marittime romane.

L'area marina protetta Parco sommerso della Gaiola è la più piccola d'italia ed è stata istituita nel 2002. Viene gestita dal Centro studi interdisciplinari Gaiola onlus, e tanto si è lavorato qui nel corso degli ultimi venti anni per trasformare un luogo fino a quel momento abbandonato a incuria e degrado in una piccola oasi curata e restituita ai cittadini.

Venti anni che oggi si celebrano per l'intera giornata con una serie di iniziative, tra cui una mostra fotografica che racconta il prima e il dopo, con il lavoro svolto dai tanti volontari che si sono impegnati qui. Oggi questo è un importante centro di ricerca formazione scientifica ed educazione ambientale.

Nel servizio l'intervista a Maurizio Simeone, direttore Parco sommerso Gaiola.