Solidarietà a due ruote

La moto come terapia per l'autismo

Raduno a Caserta, poi una passeggiata di sessanta chilometri per divulgare i benefici raggiunti grazie a questo metodo

C'è un rumore che coinvolge, non isola, e favorisce l'interazione di Alessandro. È il rombo di una moto quando si apre il gas.

Un migliaio di motociclisti si sono dati appuntamento alla Reggia di Caserta per la sesta edizione della "Lynphis Ride", una passeggiata di 60 chilometri tra Maddaloni, Santa Maria a Vico e il Belvedere di San Leucio per far conoscere la mototerapia.

Da biker appassionato, qualche anno fa Luca Nuzzo ha intuito il potenziale riabilitativo delle due ruote.

Con l'aiuto di esperti, piloti, assistenti, medici, l'associazione segue diversi bambini e pianifica un percorso individuale terapeutico che ha mostrato incoraggianti segnali di miglioramento sotto il profilo comunicativo, relazionale, motorio, cognitivo e comportamentale.