Due mesi senza terapie

I 40 pazienti, per lo più bambini, dimessi dal centro riabilitativo Aias di Afragola (Na) restano senza terapie. Prosegue lo scontro tra centro sanitario, Asl e Regione. Allarmati i genitori, invitano a trovare una soluzione

Restano senza terapie ormai da due mesi i 40 pazienti dimessi dal centro di riabilitazione Aias di Afragola. Si tratta soprattutto di bambini e per lo più affetti da malattie neurologiche: si va dai disturbi dello spettro autistico fino alla sclerosi multipla. 
Allarmate le famiglie: ‘’Si rischia di perdere - dicono - progressi conquistati grazie a fisioterapia, logopedia, percorsi di neuromotricità''. 
A determinare lo stallo, un contenzioso annoso tra la Asl Napoli 2 e la struttura sanitaria privata.  
L'Aias ha sforato di 250 mila euro il tetto annuale stanziato dalla Asl. ‘'E’ accaduto - dice il direttore Ciro Salzano - perché il calcolo del fabbisogno di terapie da erogare, è errato, tanto che nel 2018 il Tar invitò la Asl ad una nuova stima, cosa poi non avvenuta''. 
Sul tema è intervenuto anche il governatore Vincenzo De Luca alcuni giorni fa: ‘’per lo più - ha detto - quando si sentono queste notizie ci si riferisce a società che superando il tetto, hanno mangiato soldi pubblici''. 
Immediata la lettera di diffida da parte dell'Aias, in cui si specifica che: ''ruba denaro pubblico chi incassa e non eroga prestazioni, mentre l'Aias ha erogato tutte le terapie previste, andando anche oltre''. 
Di fatto chi paga le conseguenze della querelle sono i pazienti dimessi. 
L'associazione 'La battaglia di Andrea', chiede che siano reintegrati nell'Aias per continuità terapeutica, ma se non fosse possibile in altri centri pur di non perdere cure di vitale importanza.