Il giardino ritrovato all'Accademia delle Belle Arti di Napoli

Alcune specie botaniche risalgono all'Ottocento. I lavori di restauro sostenuti da Greencare

Millesettecento metri quadri di natura e bellezza, 18 varietà botaniche e una storia lunga più di 160 anni. Il giardino storico dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, che ospita una canfora e un ficus iscritti nel Registro degli Alberi Monumentali d’Italia, da oggi risplende grazie a un restauro iniziato a novembre e terminato con l’inizio della primavera.

I lavori nel giardino, sottoposto a vincolo, si sono svolti a cura dei soci dell’Associazione Premio GreenCare e sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza. Oltre al nuovo impianto di irrigazione sono state rimosse piante malate e messe a dimora nuove specie, tra cui una magnolia e due camelie, più adatte al clima e coerenti con le altre essenze già presenti nei siti borbonici circostanti, provenienti dalle Americhe, dall’Oceania e dal Sud Est Asiatico e risalenti all’Ottocento. 

Un concorso ha coinvolto gli allievi iscritti al triennio Fotografia, Cinema, Televisione dell’Accademia anche per promuovere le attività previste dopo l’apertura del Giardino, tra queste due visite guidate nel mese di maggio. 

Nel servizio, le interviste a Rosita Marchese, presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli e Benedetta de Falco, presidente di Premio GreenCare.