Predatrice della lingua

Raipoesia2022. Gilda Policastro

La sua scrittura è priva di convenzioni come un atto di ribellione, con versi che mettono in scena il rifiuto della vita, ma anche della morte. Una poesia espressione di un disagio che evidenzia le contraddizioni e la violenza della contemporaneità

Gilda Policastro nata a Salerno insegna Letteratura italiana, cura i corsi di Poesia presso l’Accademia di Scrittura creativa “Molly Bloom” (con sedi a Roma e Milano) dal 2016. Ha collaborato ai supplementi culturali “la Lettura-Corriere della Sera” e “Alias-il manifesto” dal 2006 al 2012. Ha curato la rubrica settimanale “La bottega della poesia” per “la Repubblica” dal 2019 al 2021. È redattrice del sito “Le parole e le cose. Letteratura e realtà” dal 2019 e collabora con la rivista digitale “Snaporaz” dal 2022. Collabora come critica letteraria con la trasmissione di Rai1 “Mille e un libro” dal 2023. Ha pubblicato diversi saggi dedicati ad autori contemporanei, tra i quali Sanguineti (Palumbo, 2009), Polemiche letterarie dai Novissimi ai lit-blog (Carocci, 2012), L’ultima poesia: scritture anomale e mutazioni di genere dal secondo Novecento a oggi (Mimesis, 2021). Ha pubblicato romanzi tra cui Il farmaco (Fandango, 2010), Cella (Marsilio, 2015), La parte di Malvasia (La Nave di Teseo, 2021), libri di poesia tra cui Non come vita (Aragno, 2013), Inattuali (Transeuropa, 2016) e La distinzione (Giulio Perrone, 2023).