Sport e inclusione

Cinquanta bambini e ragazzi "oltre la meta"

A San Giovanni a Teduccio per il secondo anno il progetto che vede insieme più realtà del territorio. Il rugby come simbolo per il rispetto delle regole

Giovanni, Christian, Diego, Enzo, chiamano famiglia la loro squadra di rugby, il mondo dove per il secondo anno vivono concretamente inclusione e rispetto delle regole. Si allenano sul campo di Agnano dell'Amatori Napoli Rugby che si unisce alla onlus Figli in famiglia nel progetto "Oltre la meta" sostenuto da Kineton, azienda che sviluppa soluzioni e sistemi nei principali settori tecnologici e ha a San Giovanni a Teduccio, una delle 4 sedi italiane.

"50 i bambini e ragazzi coinvolti, alcuni avevano problemi a scuola e ora sono campioni anche lì" dice la presidente di Figli in famiglia Carmela Manco ."Gli under 16 sono già in un campionato interregionale, ma al di là dei risultati sportivi noi coinvolgiamo tutti, dai 4 anni in su, in uno sport che riesce a convogliare le loro energie e a volte anche la loro aggressività dentro un sistema di regole" racconta il presidente di Amatori Rugby Napoli Diego D'Orazio.

"Essere azienda del territorio significa far parte di questi progetti, non soltanto fare profitto" spiega il Ceo di Kineton Gian Piero Fiengo e annuncia che il sostegno economico proseguirà. Per il presidente del Coni Giovanni Malagò "E' importante che in realtà complesse, da Caivano a San Giovanni a Teduccio, si guardi allo sport per ricostruire e anche se lo sport non può essere soluzione a tutti i problemi resta uno dei modi più efficaci per il lavoro sul campo".