Il ministro Sangiuliano visita la spettacolare tomba del Cerbero

Dopo la stupefacente scoperta dell'ipogeo ricoperto di affreschi nelle campagne di Giugliano il titolare della Cultura dice: "Sarà valorizzata. Anche in un territorio martoriato come questo la bellezza può essere occasione di sviluppo"

Si è affacciato sulla piccola porta che si apre, a quattro metri di profondità, sulla splendida Tomba del Cerbero, scoperta a Giugliano ad ottobre. Sotto gli occhi del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, l'emozionante spettacolo degli affreschi perfettamente conservati, il cane dalle tre teste che dà il nome all'ipogeo, Ercole e altre figure mitologiche, sulle pareti dipinte duemila anni fa. 

“Anche in questo territorio che è stato martoriato la cultura può essere una grande occasione di sviluppo socioeconomico”, ha detto. L'emozione del primo colpo d'occhio è la stessa provata dal soprintendente Nuzzo quando l'ipogeo, riemerso durante lavori sulla rete idrica, è stato aperto il 5 ottobre scorso  davanti alle telecamere del Tgr Campania, che hanno puntato i faretti sulla pareti, svelando la preziosa bellezza. 

Da un vaso in una sepoltura che chiudeva la Tomba del Cerbero, una data, 27 dopo Cristo, e il nome di una donna, che in attesa di verifiche lascia immaginare un volto e una storia. 

Nel servizio le voci del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e del soprintendente e Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo