Sono riprese ieri dopo qualche giorno di stop le ricerche dei Carabinieri nei boschi attorno alla casa di Franco Severi, agricoltore 53enne il cui corpo decapitato è stato ritrovato lo scorso 22 giugno in un dirupo poco lontano dal suo casolare a Civitella, nel forlivese. Le squadre di vigili del fuoco hanno lavorato a tappeto per aprire dei varchi nella vegetazione fittissima, nel tentativo di rintracciare la testa mozzata dell'uomo ancora mai ritrovata.
In settimana c'era stata la perquisizione dell'appartamento e dell'automobile - ora sotto sequestro - di uno dei fratelli, Daniele, che per il momento sarebbe l'unico indagato e che con la vittima aveva avuto questioni e cause pendenti per motivi legati anche all'eredità. La legale di Daniele Severi stamane era in Procura a Forlì ma non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Le indagini proseguono nel massimo riserbo e non è neppure escluso che gli inquirenti possano seguire - in parallelo - altre piste oltre a quella dei dissidi familiari.
Nel frattempo informazioni utili a chiarire la dinamica del delitto potrebbero arrivare dagli esiti degli esami tossicologici e istologici, che dovrebbero rivelare, tra le altre cose, se al momento della decapitazione l'uomo fosse ancora vivo oppure già morto.