Sensori per monitorare lo stato idrico del terreno

Programma dell'Università di Ferrara nel progetto 'Air-Break'

Sensori per monitorare lo stato idrico del terreno
ANSA
Al lavoro nei campi

Un programma di monitoraggio dello stato idrico del terreno è stato avviato nel contesto del progetto 'Air-Break' da parte dell'Università di Ferrara per un investimento complessivo di circa 4.500 euro. La siccità attuale, e più in generale la diminuzione della disponibilità di acqua a causa dei cambiamenti climatici, spiegano i tecnici dell'Università, è un problema che per essere affrontato efficacemente richiede la raccolta e l'elaborazione di una serie di dati ambientali. Il monitoraggio appena avviato ha quindi lo scopo di analizzare varie condizioni ambientali, tra cui il tenore di umidità e la temperatura del terreno. 

Il sistema di sensori è stato installato dalla docente del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell'Università di Ferrara, Claudia Cherubini: l'obiettivo è monitorare una serie informazioni relative al mantenimento della capacità di campo dei terreni (ossia il grado di umidità ottimale per le colture) e al processo di percolazione dell'acqua piovana nelle falde. Tutti i dati raccolti serviranno a sviluppare sistemi per prevenire situazioni critiche sotto il profilo idrico e a mettere in atto interventi per mitigare gli effetti di periodi siccitosi come quello che stiamo attraversando.