Pieno pomeriggio, un treno regionale per Bologna è in partenza da Poggio Rusco, nel mantovano. In un vagone la giovane capotreno nota quattro ragazzi che armeggiano con la chiave tripla in dotazione solo al personale delle Ferrovie. E quando li invita a smetterla, per tutta risposta i quattro cominciano a insultarla e a palpeggiarla. Sentite le urla della collega, il macchinista del convoglio interviene in suo soccorso, venendo malmenato dal branco. I quattro sono poi fuggiti nelle vicine campagne facendo perdere le proprie tracce. La capotreno, una trentenne residente nel bolognese, è molto scossa ma incolume, almeno fisicamente, mentre il collega ha riportato dieci giorni di prognosi e ha ricevuto quattro punti di sutura al sopracciglio. A rendere nota la doppia aggressione è la Fit-Cisl dell'Emilia-Romagna, che parla di un atto di una violenza inaudita e chiede interventi urgenti contro un fenomeno dilagante come quello delle aggressioni al personale di Trenitalia e agli agenti della Polfer. Il regionale Poggio Rusco-Bologna è stato soppresso. In una nota Trenitalia Tper ha espresso vicinanza ai due aggrediti, annunciando che entro l'anno ai capitreno saranno fornite delle speciali body-cam, videocamere indossabili che potranno essere attivate in presenza di una situazione potenzialmente pericolosa. Un protocollo concordato con i sindacati e a cui si potrà aderire in via sperimentale e su base volontaria. Ma per Aldo Cosenza della Fit-Cisl regionale questo non basta e bisogna trovare altri modi per rendere i lavoratori più sicuri a bordo dei treni, come permettere l'accesso ai binari solo a chi sia in possesso di regolare biglietto.
Un gruppo di ragazzi palpeggia la capotreno e malmena il macchinista
Capotreno aggredita su un regionale per Bologna
In quattro la molestano e picchiano il macchinista intervenuto per difenderla. E' accaduto su un convoglio fermo alla stazione di Poggio Rusco, nel Mantovano
L'aggressione su un treno regionale