Zaki, probabile rinvio di due o tre mesi. "Grazie per non dimenticarmi"

Prevista la lunga attesa di una 'decisione politica' sulla libertà per il giovane studente, che torna a ringraziare l'Italia

Zaki, probabile rinvio di due o tre mesi. "Grazie per non dimenticarmi"
Ansa
Patrick Zaki, fuori dal tribunale

"Il processo sarà rinviato a lungo, di due o tre mesi, in attesa di una decisione politica che congeli completamente il processo e conceda a Patrick la sua totale libertà": lo ha detto una fonte giudiziaria egiziana formulando una previsione sulla settima udienza di domani a Mansura nel processo a carico di Patrick Zaki, lo studente egiziano dell'Università Bologna che rischia cinque anni di carcere con l'accusa per "diffusione di notizie false". Da ultimo "Il processo è stato rinviato per attuare misure legali", ha detto la fonte all'ANSA rispondendo - senza aggiungere altro - a una domanda su quale fosse stato l'esito della precedente udienza, quella svoltasi il 21 giugno. 
"Voglio dire grazie mille a tutti gli italiani che, pur così presi dalle elezioni, non dimenticano il mio caso": lo ha scritto Patrick Zaki all'ANSA senza voler commentare l'indiscrezione circa un probabile prolungamento di due o tre mesi del suo processo in corso a Mansura. "La scorsa settimana sono stato inondato di messaggi di sostegno", ha aggiunto il ricercatore egiziano affermando che queste attestazioni di solidarietà "fanno una grande differenza e mi danno sempre la speranza che un giorno tornerò in Italia", a Bologna, per riprendere i miei studi".