Pimpa, meticcia di 14 anni, è una cagnolina davvero “spaziale”. Fu lei, assieme al suo migliore amico umano, Davide Gaddi, a trovare i frammenti di meteorite caduti il giorno di Capodanno del 2020 a Cavezzo, nella campagna modenese.
Accadde il pomeriggio del 4 gennaio, durante una passeggiata sull'argine del fiume Secchia. Sul posto erano già presenti delle squadre di ricerca, grazie ai calcoli degli astronomi di Prisma, rete per la sorveglianza di meteore dell’Istituto nazionale di astrofisica. Fu però il fiuto sensibile di Pimpa a scovare quello strano sasso.
Le analisi poi confermarono che si trattava di un reperto vecchio quattro miliardi e mezzo di anni. L’originale è conservato in un museo a Prato, Gaddi invece ne ha una copia.
Fu un ritrovamento speciale, per gli studiosi dello spazio, tanto che l’Unione astronomica internazionale, pochi giorni fa, ha deciso di di dedicare un asteroide, scoperto da un astronomo italiano Fabrizio Bernardi, proprio a Pimpa. “Il suo contributo è stato fondamentale per questa eccezionale scoperta - questa la motivazione - ed è uno dei pochi cani cacciatori di meteoriti nella storia”.
Il servizio di Roberta Castellano