Il decreto alluvione è legge

Il Senato ha approvato in via definitiva il provvedimento che stanzia 4,5 miliardi di euro per la ricostruzione delle aree devastate nel maggio scorso

Il decreto alluvione è legge
Tgr
La facciata di Palazzo Madama

Il Senato ha dato il via libera definitivo con 102 sì e 67 no al decreto alluvione, su cui il governo ha posto la fiducia e che prevede lo stanziamento di 4,5 miliardi di euro.   Il provvedimento definisce gli interventi utili a fronteggiare l'emergenza dopo il maltempo che ha flagellato Emilia-Romagna, Toscana e Marche a partire dal primo maggio scorso. Inoltre sono confluite nel decreto anche misure per la ricostruzione compresa la nomina di un commissario ad hoc: come già noto si tratta del generale Francesco Paolo Figliuolo, che avrà una struttura speciale, finanziata con 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, e un compenso massimo di 100 mila euro annui. 
Un aiuto alle popolazioni colpite "tempestivo e efficace", sottolinea Forza Italia, ma il Partito democratico attacca "insufficiente servirebbero almeno 9 miliardi". La partita in Aula finisce con 102 sì e 67 no e fotografa la netta separazione tra maggioranza e opposizione. Anche Az-Iv rifiuta di votare "l'ennesima fiducia chiesta dal governo". Solo il gruppo delle Autonomie si spacca tra il sì e il no. 
La destra incolpa le amministrazioni di centrosinistra di aver trascurato la prevenzione sui territori. L'opposizione lamenta invece l'urgenza di affrontare in modo sistematico il problema dei cambiamenti climatici. Un provvedimento "cerotto" lo definisce Aurora Floridia di Avs da parte di un governo di "irresponsabili", mentre per il meloniano Marco Lisei "mette in campo risorse straordinarie". 
"Nessuno verrà lasciato indietro" rivendica la relatrice Domenica Spinelli, sindaco di Coriano di Rimini per 10 anni e attualmente vicesindaco. L'entità delle misure messe in campo, sottolinea, non è cosa da poco: vengono sospesi i termini tributari, contributivi, previdenziali e assistenziali; i versamenti tributari derivanti dalle cartelle di pagamento; le fatture di energia elettrica, gas, acqua, rifiuti urbani; le rate in scadenza nell'anno in corso dei mutui concessi da Cassa depositi e prestiti ai Comuni e alle Province; i procedimenti civili, penali e amministrativi. 
"Da amministratore pubblico ho una forma mentis basata sulla concretezza" incalza Spinelli declinando la lista degli stanziamenti: 20 milioni per la ripresa della regolare attività didattica nelle istituzioni scolastiche; 10 milioni per il sostegno agli iscritti all'università, con una somma  di 3,5 milioni all'Università di Bologna per il personale dipendente, professori e ricercatori; 620 milioni per il 2023 ai lavoratori dipendenti; ai lavoratori autonomi una tantum fino a tremila euro e un fondo di 253 milioni per il 2023; sostegno alle imprese, anche con l'accesso al fondo di garanzia a titolo gratuito, senza il pagamento di alcuna commissione; 100 milioni per le attività agricole, cui si aggiungono 75 milioni di euro come fondo stanziato per l'innovazione in agricoltura; otto milioni per ripristino e consolidamento delle strutture sanitarie; cinque milioni per gli impianti sportivi; 10 milioni a sostegno delle attività turistiche; 200 milioni di euro per incrementare il fondo per le emergenze nazionali. 
Anche il Ministero della cultura fa la sua parte e con l'incremento di un euro sul costo dei biglietto d'ingresso nei luoghi della cultura andrà ad aiutare la ricostruzione di tutto il patrimonio culturale distrutto.